La scena è tratta da un passo del Vangelo secondo Giovanni, da cui prende il nome l’opera in questione, dove si narra di quando alcuni scribi e Farisei condussero una donna colpevole di adulterio di fronte a Gesù, per conoscere il suo parere circa la sua condanna. La legge di Mosè prevedeva la lapidazione per tale colpa. L’opera, di cui il soggetto costituisce un tema ripreso da molti altri artisti, raffigura il momento in cui Cristo pronuncia le parole «Chi è senza peccato, scagli per primo la pietra».
Gli uomini lì presenti, a capo chino, stanno molto probabilmente riflettendo sulla propria colpevolezza. L’episodio vuole infatti che l’adultera rimase sola di fronte a Gesù, dopo che i suoi accusatori si dileguarono rivelando così le loro colpe.

Attr. Luca Giordano (Napoli, 1634 - 1705) - "Cristo e l’adultera"
Olio su tela - cm. 135x170