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E’ evidente che il colore oro assuma un valore simbolico, rimandando alla sfera del divino e dell’eterno. Era impiegato per questo nella decorazione delle residenze private e nei luoghi di culto in nome della sua incorruttibilità.
Più fonti attestano la produzione di foglia d’oro già in Egitto prima dell’anno 2500 a.C. e documentano la notevole perizia tecnica raggiunta dai battiloro durante il periodo dal 1991 al 1786 a.C., capaci di assottigliare le lamine fino a 1/1000 mm.
Anche i Greci ricorrevano alla foglia d’oro nella decorazione di sculture di legno, pietra e marmo, come testimoniano anche le parole di Omero che, nell’Odissea, descrive il palazzo di Menelao come “scintillante d’oro” e pieno dello “splendore del sole e della luna”.
In età ellenistica, sperimentarono uno speciale processo per dorare i metalli a fuoco con amalgama di mercurio, espediente sperimentato per la prima volta in Cina, è rimasto la tecnica più utilizzata fino al 1800.

Fregio in foglia d’oro
Luigi XVI - cm. 135x50