UNO SPETTACOLARE ANFITEATRO NATURALE, CULTURALE E STORICO, IL MONTEFELTRO, FARÀ DA SFONDO ALLA 52° EDIZIONE DI “PENNABILLI ANTIQUARIATO”
Il Montefeltro farà da nobile ribalta alla 52° “Mostra Mercato Nazionale nei palazzi e nelle botteghe del centro storico” che si svolgerà a Pennabilli dall’8 al 23 luglio 2023.
La 52° edizione di Pennabilli Antiquariato, un evento unico nel settore, offre l’occasione per un excursus nel Montefeltro, territorio ricco di bellezze naturali e di un patrimonio storico e architettonico che copre tremila anni, dall’epoca villanoviana a quella moderna, e si estende tra Rimini e Urbino.
Il patrimonio culturale delle nostre città, ricche di storia e al centro di spettacolari paesaggi naturali, non comprende soltanto le arti e l’artigianato, ma anche le tradizioni che ci aiutano a definire noi stessi; il patrimonio eno gastronomico e la cucina di qualità sono anch’essi strumenti di scoperta delle nostre risorse culturali e Pennabilli, città “dove il passato incontra il futuro”, è un archetipo sotto questo profilo.
L’avevano capito Federico Fellini, che la visitava spesso, e Tonino Guerra, che aveva definito Pennabilli “Il posto dove ritrovi te stesso” e vi si era radicato, geni del cinema e della poesia.
Pennabilli, deliziosa cittadina posta su uno dei versanti della Valmarecchia, alle spalle di Rimini, offre alla “Mostra Mercato Nazionale nelle botteghe e nei palazzi del centro storico” una cornice appropriata in un ambiente armonioso e riposante, lontano da sovraffollati e caotici centri turistici o anonimi poli fieristici, e consente di visitare i luoghi che custodiscono ancora torri e castelli, così frequenti da potersi dire che non vi fosse collina, picco o rupe su cui non sorgesse, nella sua magnificente potenza, una di queste meraviglie dell’architettura militare. Molti di questi scorci li ritroviamo nei quadri dei grandi maestri del Rinascimento, come Piero della Francesca, e persino alle spalle della Gioconda di Leonardo Da Vinci, se si dà credito ad alcuni studi recenti.
Pennabilli fa parte di quella eccezionale congerie di borghi, custodi di arti e conoscenze a volte circoscritte, ma proprio per questo di valore esclusivo, che sono il motore di un turismo esigente e consapevole, rispettoso dell’ambiente, curioso di emozioni, autenticità, qualità della vita.
PENNABILLI BANDIERA ARANCIONE DEL TOURING CLUB ITALIANO – Nel 2010, il Touring Club Italiano ha assegnato al Comune di Pennabilli la Bandiera Arancione, il marchio turistico ambientale destinato alle piccole località che si distinguono per la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente, la cultura dell’ospitalità, l’accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici.
IL LAGO DI SOANNE O DI ANDREUCCIO – A pochi chilometri da Pennabilli è adagiato tra il verde un piccolo specchio d’acqua. In un paesaggio incantevole, circondato da una fitta vegetazione, il lago è al centro di un’oasi di quiete, resa ancor più suggestiva da una leggenda secondo cui nel Trecento vi trovò la morte un giovane pastore di nome Andreuccio, che, invaghitosi della principessa Elisabetta, venne ucciso dai sicari mandati dal padre, il principe Evaristo. La giovane, disperata, si diede la morte gettandosi nel lago.
IL PARCO NATURALE DEL SASSO SIMONE E SIMONCELLO – È l’unico parco interregionale d’Italia, ha una superficie di quasi 5000 ettari e racchiude i rilievi dei Sassi Simone e Simoncello, Monte Canale, Monte Palazzolo, con quote comprese tra i 670 m e i 1415 m del Carpegna, spartiacque tra la Valmarecchia e la Valle del Foglia. L’imponente mole dei due Sassi e del Monte Carpegna, la grande foresta di cerri, la varietà del paesaggio sono capaci di sorprendere e affascinare anche il più consumato tra gli escursionisti. I prati a est attraversano zone calanchive caratterizzate da suggestivi affioramenti geologici multicolori. Altra area di particolare interesse è la “Costa dei salti”, costituita da calanchi, canaloni e pareti ripide pressoché spoglie, che ospitano una vegetazione rara e di grande interesse botanico.
IL PARCO FAUNISTICO – Il Parco faunistico è compreso in un’area di oltre 5 ettari, è costituito da prati, cespugli di biancospini, ginestre e prugnoli, siepi e boschetti, in cui convivono animali domestici e animali selvatici in libertà, mentre rane, rospi, tritoni trovano il loro ambiente naturale negli stagni.
LA STORIA – Pennabilli, la “capitale della bellezza”, come la definì Tonino Guerra, antica e suggestiva cittadella arroccata in posizione dominante sulla verdissima valle del fiume Marecchia, fu culla del casato dei Malatesta. Per ricostruirne la storia bisogna risalire all’epoca etrusca e romana a cui ci riportano i reperti archeologici che testimoniano dei primi insediamenti umani. Durante le scorrerie barbariche del I millennio d.C., le due impervie alture attorno a cui sorge servirono da rifugio alle popolazioni stanziate nei dintorni e diedero origine alle comunità di Penna e Billi. Nel 476, Odoacre, re degli Eruli, concesse a un suo condottiero, Armileone Carpigno, il castello che difendeva la rupe di Billi e, nel 1004, un discendente della casata dei Carpegna, Gianni della Penna, soprannominato Malatesta, realizzò una fortificazione sulla cima denominata Penna; qui consolidò il proprio potere e da qui si trasferì prima a Verucchio, poi a Rimini, assoggettando una vasta area circostante. L’unione tra Penna e Billi avvenne nel 1350 con la posa della “pietra della pace” nella piazza del mercato tra i due nuclei fortificati. Nei secoli seguenti i Malatesta, i Montefeltro, i Medici e, infine, lo Stato Pontificio si succedettero nel dominio di queste terre aspramente contese perché collegano Adriatico e Tirreno, Nord e Sud Italia. Nel 1570, il papa Pio V trasferì da San Leo a Pennabilli la sede della Diocesi del Montefeltro caratterizzandone la struttura dal punto di vista urbanistico e arricchendola di nuove architetture religiose: la cattedrale e il seminario, che andarono ad aggiungersi al santuario di Sant’Agostino, al convento delle Agostiniane, alla chiesa e all’ospedale della Misericordia. Con l’unità d’Italia, Pennabilli acquista importanza come centro amministrativo ed economico. La forte emigrazione verificatasi nel dopoguerra provoca l’abbandono delle campagne e il numero dei residenti si riduce a circa tremila. Agli inizi del terzo millennio, Pennabilli si regge economicamente su alcune unità artigianali e industriali, su agricoltura e allevamento e si impone, grazie a importanti iniziative di risonanza internazionale, tra cui Pennabilli Antiquariato, e al prestigio datole da un cittadino d’eccezione come Tonino Guerra, quale modello di turismo ambientale e culturale. Nel corso dei secoli, diversi pennesi si sono distinti e hanno dato lustro alla loro terra: fra’ Matteo da Bascio, fondatore dell’Ordine dei Cappuccini, padre Orazio Olivieri, missionario in Tibet e compilatore del primo vocabolario italiano – tibetano, Domenico Valentini, diplomatico alla corte imperiale di Vienna.
PENNABILLI CITTÀ DEI MUSEI – Camminando per le antiche strade di Pennabilli, dove il trascorrere del tempo è ritmato dal suono perenne dei campanili, si incontrano sei musei: non tanto freddi contenitori del passato, ma occasioni di memoria e recupero delle tradizioni e del sapere.
MATEUREKA, MUSEO DEL CALCOLO – Custodisce le invenzioni e le idee che hanno segnato la storia del calcolo e della matematica offrendo al visitatore un coinvolgente percorso attraverso importanti reperti archeologici, antichi e moderni strumenti di calcolo e testi matematici.
MUSEO DELL’INFORMATICA – Illustra la storia dell’informatica attraverso diverse sezioni a partire dal Big Bang e termina con le più recenti applicazioni della robotica e dell’intelligenza artificiale.
IL MONDO DI TONINO GUERRA – È il titolo che il poeta ha scelto per definire lo spazio in cui trova ospitalità la sua opera artistica: un ambiente dedicato alla meditazione, all’incontro, al dibattito, alla creazione artistica.
MUSEO DIOCESANO DEL MONTEFELTRO “A. BERGAMASCHI” – Presenta opere provenienti dalle parrocchie della Diocesi. Attraverso un allestimento originale e coinvolgente, gli oggetti esposti raccontano il dialogo tra uomo e Dio.
MUSEO NATURALISTICO DEL PARCO SASSO SIMONE E SIMONCELLO – Ospita una collezione di diorami e reperti naturalistici, una biblioteca ricca di volumi, guide e video su natura, botanica, ecologia, paesaggio, storia, educazione ambientale, un laboratorio dotato di stereoscopi e altri strumenti.
I LUOGHI DELL’ANIMA – Un museo diffuso, che si sviluppa nel centro storico di Pennabilli e nella Valle Marecchia, nato da un’idea di Tonino Guerra per sollecitare la fantasia del visitatore e “aspettare che l’anima ci raggiunga”.