È RECORD D’ASTA PER “IL RITORNO DEL BUCINTORO NEL GIORNO DELL’ASCENSIONE”, CAPOLAVORO DEL CANALETTO

Oltre 31 milioni di sterline: questa l’offerta record per “Venezia, il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione”, battuto all’asta da Christie’s a Londra il 1 luglio.

“Venezia, il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione” ha superato nettamente il precedente record di 18,6 milioni di sterline fissato nel 1993 da “Il Canal Grande dal Palazzo Balbi al Rialto”, il suo pendant e, tra gli Old Masters, è secondo solo a “Lot e le sue figlie” di Peter Paul Rubens, battuto nel 2016.

Il risultato raggiunto il 1 luglio è frutto dell’eccezionale stato di conservazione del dipinto, ma anche del fascino della raffigurazione: l’Ascensione, la più importante festa veneziana, durante la quale il Doge, a bordo del Bucintoro, la galea simbolo della Serenissima, ne celebrava lo sposalizio con il mare.

Un ulteriore elemento di interesse è rappresentato della storia del quadro, appartenuto al Primo Ministro britannico Sir Robert Walpole (1676 – 1745). Non è noto quando Sir Robert Walpole acquisì questa magnifica opera assieme al suo pendant “Il Canal Grande dal Palazzo Balbi al Rialto”, che furono collocati nella residenza ufficiale, al numero 10 di Downing Street. Le due vedute furono successivamente vendute dal nipote di Sir Robert, George Walpole, nel 1751 e acquistate probabilmente da Jones Raymond, direttore della Compagnia delle Indie Orientali, per conto di Samson Gideon, celebre finanziere della City di Londra. I dipinti passarono per discendenza al figlio Sampson e, alla sua morte, alla figlia di questi Mary. “Venezia, il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione” è rimasto in possesso dei discendenti della famiglia fino al 1930, anno in cui fu acquistato dalla storica galleria Agnew. Venne venduto dieci anni dopo a Giuseppe Bellesi, mercante d’arte fiorentino stabilitosi a Londra, che allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale tornò in Italia e cedette il dipinto al senatore Mario Crespi, figura di spicco dell’Italia del primo Novecento, erede di un impero economico che includeva il Corriere della Sera. “Venezia, il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione” e il suo pendant presumibilmente furono acquistati a Parigi da un collezionista francese negli anni Sessanta.

A cura di Alfredo Spanò
Ufficio Stampa Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato