I GONZAGA ALLA 54° MOSTRA MERCATO NAZIONALE D’ANTIQUARIATO DI PENNABILLI

In occasione della 54° edizione della Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, Il Mercante d’Arte porta a Pennabilli i ritratti di alcuni esponenti della famiglia Gonzaga di Mantova, tra cui un giovanissimo Luigi Gonzaga.

Il Mercante d’Arte di Andrea Mazzoldi, che si è sempre distinto per qualità artistica e valore storico della sua proposta, espone quest’anno a Pennabilli una coppia di quadri della fine del Cinquecento attribuiti a un Pittore della Corte dei Gonzaga non ancora identificato: “Eleonora d’Asburgo e Marta Tana di Santena da Chieri“ e “Ferrante Gonzaga e Luigi Gonzaga”, due oli su tela di 51,5 x 42 cm. Gli studi condotti fino a ora suggeriscono che si tratti di due frammenti di una grande tela raffigurante i membri della famiglia Gonzaga in adorazione. Sappiamo che il taglio delle tele veniva effettuato spesso durante le spoliazioni napoleoniche perpetrate dal 1797 al 1815, quando le opere sottratte al patrimonio culturale italiano venivano sezionate per essere trasferite e commercializzate più facilmente.

Le opere appartengono al genere pittorico del “ritratto del donatore”, una forma di ritrattistica che si sviluppò nel Medioevo e nel Rinascimento, in cui chi aveva finanziato l’esecuzione di un edificio sacro o di un’opera d’arte veniva rappresentato inginocchiato in primo piano, spesso accanto ai membri della sua famiglia. L’intento era ricordare il donatore e sollecitare la preghiera dei devoti per la salvezza dell’anima sua e dei suoi familiari.

Delle due opere presentate dall’antiquario Andrea Mazzoldi alla 54° edizione della Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato di Pennabilli, la prima ritrae la madre di Luigi Gonzaga e moglie di Ferrante, Marta Tana di Santena (1550 – 1605) e, in primo piano, Eleonora d’Asburgo (1534 – 1594), moglie di Guglielmo Gonzaga, terzo Duca di Mantova (1538 – 1587), il cui matrimonio nel 1561 permise di consolidare il dominio dei Gonzaga sul Monferrato. La seconda presenta Ferrante Gonzaga (1544 – 1586), primo Marchese di Castiglione, accanto al figlio Luigi Gonzaga (1568 – 1591) dell’età approssimativa di 12 anni. È verosimile che l’opera sia stata commissionata da Ferrante in occasione della sua nomina a Governatore del Monferrato concessagli da Guglielmo Gonzaga, suo cugino, nel 1579. Ad avvalorare tale ipotesi, la composizione dell’opera nel suo insieme che riproduce in primo piano i due personaggi più importanti: il Governatore Ferrante Gonzaga ed Eleonora d’Asburgo fautrice della cessione del feudo imperiale del Monferrato ai Gonzaga.

L’opera assume una rilevante importanza storica per due aspetti. Il primo: offre una delle rare rappresentazioni di Luigi Gonzaga in abiti nobiliari (si conoscono solo tre dipinti che lo raffigurano in queste vesti, gli altri lo ritraggono in abiti religiosi o successivamente alla santificazione avvenuta per volontà di Benedetto XIII nel 1726). Il secondo: quello politico, espresso dalla presenza di Eleonora d’Asburgo, arciduchessa d’Austria e figlia dell’imperatore Ferdinando I (1503 – 1564), che impersonava per i sudditi del Monferrato, avversi ai Gonzaga, l’istituzione imperiale.

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