FUORI MOSTRA: IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE CULTURALI COLLATERALI ALLA 53° MOSTRA MERCATO NAZIONALE D’ANTIQUARIATO DI PENNABILLI
Fuori Mostra, il complesso di esposizioni ed eventi che accompagneranno la 53° edizione della Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, promossa dall’Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato, propone una rassegna culturale varia e coinvolgente.
Pennabilli Antiquariato si inaugurerà domenica 30 giugno alle ore 18,00 in Piazza di Sant’Agostino e chiuderà i battenti domenica 14 luglio. Parallelamente all’evento espositivo si snoderà un fitto programma di iniziative culturali intitolato: “Fuori mostra”.
Palazzo del Bargello – Sabato 8 giugno alle ore 17,00, alla presenza dell’artista, è stata inaugurata la mostra di Brunivo Buttarelli dal titolo “Lucente Luna d’acciaio per senni e oggetti perduti”. Specchio della narrazione metaforica e a volte provocatoria dello scultore cremonese, ispirata all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, è stata organizzata in collaborazione tra l’Associazione culturale Ultimo Punto e l’Associazione culturale Pennabilli Antiquariato e rimarrà aperta lungo tutto il corso di Pennabilli Antiquariato. Le opere esposte nascono dall’idea quasi ossessiva dell’autore di recuperare materiali e oggetti abbandonati dall’uomo nell’ambiente perché considerati ormai inutili. Nella visione di Brunivo Buttarelli la Lucente Luna d’acciaio, pur sporcata da cumuli di rifiuti, diviene l’atteso mondo utopico in cui l’uomo del futuro potrà ritrovare il senno perduto.
Chiesa di San Filippo – La chiesa di San Filippo ospiterà dal 30 giugno al 14 luglio la mostra fotografica “Clorofilla”, risultato di lunghe ricerche e sperimentazioni condotte dal fotografo Dave Tavanti. La sua passione per la fotografia infrarossa ha radici profonde e si è trasformata col tempo in un’indagine artistica costante e raffinata, culminata nel progetto fotografico “Clorofilla”. Attraverso questa tecnica, l’artista espone il paesaggio a una luce invisibile all’occhio umano, trasformandolo in uno scenario singolare, onirico e suggestivo, non più una riproduzione del reale, ma una esplorazione alternativa all’immediata percezione di quanto l’occhio coglie naturalmente. Le immagini che Dave Tavanti propone invitano lo spettatore a riconsiderare la propria percezione del mondo circostante.
Convento delle Suore Agostiniane, Sala San Pietro – Mercoledì 3 luglio alle ore 20,30, nell’ambito di Incontri con la storia, lo storico dell’arte Alessandro Marchi e Luca Giorgini dell’Archivio di Stato di Rimini esporranno le relazioni: “Terrecotte robbiane nell’Appennino tra Montefeltro e Toscana” e “Una terracotta invetriata nel monastero delle Agostiniane a Pennabilli”.
La fondazione del monastero di Sant’Antonio da Padova a Pennabilli è legata alla donazione di Giovanni Lucci, risalente ai primi decenni del Cinquecento. Giovanni Lucci legò a sé e alla sua famiglia il destino della prima comunità religiosa, quella delle monache Umiliate, collegata all’omonimo monastero riminese. Il ricordo del nome sopravvive nello stemma in pietra all’ingresso del monastero, dove campeggiano le iniziali J (Johannes) e L (Lucci), poste fra due pesci, due lucci appunto, separati da una banda a due stelle. A questo si aggiunge un secondo stemma, in terracotta invetriata, custodito all’interno della clausura: una piccola formella con una lunga storia che attraversa il Montefeltro, la Toscana, la Romagna e, di nuovo, la Toscana fino a Firenze.
Coordinatore e moderatore l’avvocato Lorenzo Valenti, presidente della Società di Studi Storici per il Montefeltro.
Orto dei Frutti dimenticati – Giovedì 4 luglio alle ore 21,30 lo storico dell’arte Alessandro Delpriori terrà la conferenza “Libri, armature e arte del Rinascimento. La più bella stanza del Quattrocento: lo studiolo di Federico da Montefeltro”.
Orto dei Frutti dimenticati – Martedì 9 luglio alle ore 20,30, presentazione del libro “Se mai vedi quel paese” di Umberto Piersanti e Andrea Lepretti, edito da Affinità Elettive.
Nel racconto di Andrea Lepretti, il Montefeltro diventa una patria poetica, una terra di elezione. Il richiamo del vasto mondo rappresentato da Bologna, amata e vissuta, e quello dei monti dove è cresciuto, diventano l’elemento di fondo per la ricerca di un modo d’essere: un eterno contrasto tra le radici e l’universo che anima tante pagine della letteratura di ogni paese. Umberto Piersanti ne esplora il paesaggio attraverso i secoli nei dipinti dei pittori e nelle pagine della letteratura. Il poeta urbinate lo fa con spirito non localistico: in questa terra di mezzo operarono artisti di tutte le parti d’Italia e oltre. Dunque, lo sguardo su di una terra, terra di mezzo e di confine, inserita nel complesso della civiltà italiana ed europea.
Orto dei Frutti dimenticati – Giovedì 11 luglio alle ore 21,00, Andrea Antonioli e Morvan Bruschi presenteranno il volume “Alle origini dei Malatesta”; introdurrà e modererà l’avvocato Lorenzo Valenti, presidente della Società di Studi Storici per il Montefeltro.
Andrea Antonioli e Morvan Bruschi, autori dello studio edito da Bastogi Libri, si sono cimentati in un’impegnativa analisi di documenti già noti alla ricerca storiografica e di altri, che in passato erano stati omessi, confezionando un’opera accuratamente documentata dalla quale emergono nuovi elementi che indicano inequivocabilmente Pennabilli come luogo d’origine dei Malatesta. La meticolosa metodologia di studio di Andrea Antonioli e Morvan Bruschi ha definito con precisione i territori che tra il XII e il XIII secolo i Malatesta controllavano da Rimini attraverso la rete delle fortezze di Verucchio, Pennabilli, Poggio Torriana e Sogliano e grazie all’appoggio di potenti famiglie della Romagna: i Traversari, gli Onesti, i Parcitadi, i conti di Bertinoro. Lo studio ricostruisce le identità dei capostipiti del casato, come Malatesta Minore, Malatesta dalla Penna, Giovanni da Sogliano e altri ancora avvolti dalla nebbia del tempo, come Ugo Malatesta. Il gravoso lavoro di ricerca ha tenuto conto di un elemento finora trascurato: le figure femminili che ebbero parte nella storia dei Malatesta, come Berta Traversari degli Onesti e sua figlia Matilde, Drudicia, Adelasia, Maria contessa di Sogliano, che ha permesso di ricostruire la genealogia della casata.
Anfiteatro di piazza Vittorio Emanuele – Sabato 13 luglio alle ore 21,15, prove aperte al pubblico di “La finta ammalata” di Carlo Goldoni, rielaborata e diretta da Carlo Simoni. L’opera viene messa in scena dagli attori della compagnia della comunità di recupero Gruppo Atena con l’intento di indirizzare la magia dell’arte recitativa verso lo sviluppo delle sue potenzialità terapeutiche.
Oratorio di Sant’Andrea – Per tutto il corso di Pennabilli Antiquariato, ospiterà la mostra: “Al di qua del muro l’infinito”: le creazioni in ceramica delle comunità di recupero Gruppo Atena. L’esposizione, ben più ampia e completa di quella che occupava lo scorso anno l’atrio del Teatro Vittoria, è lo specchio del progetto curato dall’artista e arte terapeuta Paola Zago.
Il 9 e l’11 luglio dalle ore 9.30 alle ore 12.30, lo studio di restauro Daniela Campagnola terrà un corso di restauro propedeutico di oggetti in legno dorati e laccati (cornici, candelieri, scatole e oggettistica) durante il quale verranno esposte le prime nozioni pratiche per eseguire alcune piccole manutenzioni e il restauro conservativo di antichi oggetti artistici.
Il breve corso analizzerà la tecnica esecutiva consentendo a ogni allievo di dedicarsi praticamente a un oggetto portandone a compimento il recupero.
I temi trattati saranno:
- Consolidamento della struttura in legno
- Trattamento antiparassitario
- Fissaggio della doratura – argentatura – laccatura
- Ricostruzione di parti mancanti con calchi
- Stuccatura
- Tecniche di doratura e integrazione pittorica
Il corso è gratuito ed è prevista la partecipazione a numero chiuso.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a: info@pennabilliantiquariato.net • 0541 928578
Sabato 6 e sabato 13 luglio, dalle ore 19,30 presso: Info Point, Piazza V. Emanuele II e Bar Point, Piazza G. B. Mastini, degustazioni itineranti. L’apertura serale di Pennabilli Antiquariato sarà accompagnata da degustazioni di vini delle Cantine Moroder e prodotti locali, a cura di Gruppo Atena.