ARTICOLI D’ANTIQUARIATO
Il 30 maggio, grazie alla preparazione e allo spirito di osservazione del professor Mario De Luise, la Deposizione di Angelo Solimena è tornata nella chiesa di San Matteo a Nocera Inferiore, da dove era stata trafugata 41 anni prima.
Lo scorso aprile l’attenzione di Mario De Luise, giovane professore di lettere in una scuola superiore della provincia di Salerno, in visita a Urbino con la sua classe, è stata attirata da un dipinto esposto nella Galleria Nazionale delle Marche. L’etichetta indicava nell’opera la copia di un quadro di Federico Barocci, tra i massimi esponenti del manierismo, attivo tra il XVI e l’inizio del XVII secolo, ma il professor De Luise ha riconosciuto lo stile di Angelo Solimena, un artista del Seicento associato alla corrente pittorica naturalista.
I sospetti che il quadro fosse realmente la Deposizione di Angelo Solimena si consolidarono dopo alcune ricerche e il professor De Luise comunicò la sua scoperta al direttore della Galleria Nazionale delle Marche e al comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, che appurarono come il dipinto fosse proprio l'olio su tela, datato 1664, sottratto dalla chiesa di San Matteo di Nocera Inferiore (Salerno) nel dicembre del 1983.
Il 30 maggio il dipinto è stato restituito ufficialmente alla chiesa di Nocera Inferiore. Mario De Luise insegna lettere nell’istituto tecnico per il turismo Marini – Gioia di Amalfi; appassionato d’arte, ha una laurea magistrale in storia e critica d’arte ed è stato agevolato nella sua scoperta dal fatto che Mario Alberto Pavone, suo professore all’Università di Salerno, fosse uno studioso di Angelo Solimena e ne avesse pubblicato una monografia nel 1980.
Foto – “La Deposizione” di Angelo Solimena
Alfredo Spanò
Ufficio stampa Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato