ARTICOLI D’ANTIQUARIATO
Da questo mese è consentita la visita a due importanti mosaici di epoca imperiale, appena restaurati, custoditi nei sotterranei di Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata di Francia a Roma.
Palazzo Farnese, a Roma, venne costruito nel corso del XVI secolo, dal 1514 al 1589, sotto la supervisione dei più grandi artisti e architetti del Rinascimento italiano: Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo Buonarroti, Iacopo Barozzi detto il Vignola e Giacomo Della Porta.
Palazzo Farnese ospita da quasi 150 anni l’École française de Rome e l’ambasciata francese in Italia, che ne ha sempre valorizzato l’importanza storica e i tesori artistici consentendone l’apertura al pubblico.
Un’importante campagna di restauri, avviata nel 2021 e la cui conclusione è prevista nel 2025, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’inaugurazione dell’ambasciata, ha consentito già dallo scorso 29 maggio la visita ai sotterranei che custodiscono due straordinari mosaici romani eseguiti con la tecnica delle tessere bianche e nere.
Il primo, intitolato Mosaico Marino, che si estende su un’area di circa 9 x 4 m, riproduce delle onde tra le quali nuotano creature reali: delfini, pesci e molluschi, e creature immaginarie: nereidi, draghi, cavalli marini. Si ipotizza che questo pavimento facesse parte di un edificio adibito a complesso termale durante l’età di Severo, tra il 193 e il 235 d.C.
Il secondo, intitolato Mosaico degli Acrobati, che misura 7 x 5 m e raffigura quattro acrobati nudi in piedi o seduti sul loro cavallo, risale all’epoca di Domiziano (81 – 96 d.C.). Questo mosaico viene considerato di eccezionale valore in quanto la scena raffigurata non corrisponde alla tipica iconografia dei cavalieri acrobati del tempo, ma ricorda piuttosto le raffigurazioni di epoca greca o etrusca.
Nei sotterranei di Palazzo Farnese sono state recuperate altre interessanti strutture: cisterne per la conservazione dell’acqua, fontane e la ruota di un mulino mosso da un fiume sotterraneo.
Alfredo Spanò
Ufficio stampa Associazione Culturale Pennabilli Antiquariato